Shopify: la trappola nascosta dell’e-commerce e le migliori alternative

Shopify: la trappola nascosta dell’e-commerce e le migliori alternative

Quando si parla di vendere online, la prima risposta che spesso arriva è: “usa Shopify”.
È la piattaforma più citata, la più conosciuta e – almeno in apparenza – la più semplice da avviare.

Ma la realtà è diversa: Shopify non è sempre la scelta migliore. Anzi, per alcuni modelli di business può rivelarsi la peggiore decisione da prendere.

Chi scrive gestisce da vent’anni negozi basati su varie piattaforme open source e non open source per conto di diversi clienti. L’esperienza mostra che Shopify ha svantaggi nascosti che raramente vengono menzionati, ma che possono costare caro.

Vediamo quindi quando Shopify non ha senso e quali sono le migliori alternative.

Perché Shopify può essere un problema

1. Costi reali molto più alti del previsto

Il piano base di Shopify parte da 27€/mese. Sembrerebbe conveniente, ma la piattaforma “nuda e cruda” offre ben poco.
Per avere funzionalità reali bisogna aggiungere app: il loro store conta oltre 12.000 estensioni, con un costo medio di circa 60€/mese ciascuna.
Ad esempio, se vuoi vendere un tessuto o un nastro a “metri” non lo puoi fare e devei prendere una app. Se vuoi la funzione salva nei preferiti devi prendere una app, e così via. Queste funzioni sono pronte all’uso per l maggio parte delle piattaforme.
La maggior parte dei negozi ne utilizza da 6 a 8, arrivando facilmente a spendere 350-500€ al mese solo in app.

2. Commissioni sui pagamenti

Shopify spinge sull’uso del proprio gateway “Shopify Payments”, disponibile però solo in circa 22 paesi.
Se non rientri in questi, sei obbligato a usare processori esterni e Shopify ti addebita un 1-2% extra su ogni transazione.
Su fatturati a sei o sette cifre, questo significa migliaia di euro bruciati ogni anno.

3. Mancanza di controllo e rischio di chiusura improvvisa

Con Shopify non possiedi davvero il tuo negozio: la piattaforma può sospenderti dall’oggi al domani.
Durante il Covid, ad esempio, un venditore di gel igienizzanti si è visto chiudere lo store per presunto “price gouging” solo perché aveva aumentato i prezzi in seguito a un rincaro dei fornitori.

Inoltre Shopify vieta interi settori (adult, integratori, armi, chimici, ecc.) e basta una segnalazione di violazione, anche infondata, per perdere lo store per settimane.
Shopify parte dall’assunzione che hai torto e ti tocca dimostrare il contrario, ma intanto, quando e se ti riattivano, hai perso anche il SEO ranking.

👉 In sintesi: Shopify va bene se vuoi qualcosa di veloce e semplice, ma se cerchi controllo, libertà e costi sostenibili, rischi di trovarti in una trappola.

Le migliori alternative a Shopify

WooCommerce (WordPress)

WooCommerce è il plugin e-commerce per WordPress, che alimenta oltre il 40% dei siti web nel mondo.

Pro:
• Plugin gratuito, costi bassi se si scelgono hosting e moduli oculati
• Libertà totale: puoi vendere qualsiasi prodotto senza limitazioni
• Ottimo per SEO e content marketing

Contro:
• Richiede manutenzione e aggiornamenti costanti
• Se non sei tecnico, può servire un developer
• Può diventare lento senza ottimizzazione adeguata

👉 Ideale per PMI e brand content-driven che vogliono proprietà e flessibilità.

Magento / Mage-OS / Adobe Commerce

Magento è una delle piattaforme open source più potenti e complete, con la community Mage-OS che ne porta avanti lo sviluppo e l’evoluzione libera.
Per le aziende enterprise esiste anche Adobe Commerce, la versione commerciale con supporto e funzionalità premium.

Pro:
• Scalabilità estrema: cataloghi enormi, regole di prezzo complesse, B2B avanzato
• Ecosistema maturo, migliaia di moduli disponibili
• SEO eccellente e Segnali web essenzili al top (vedi Hyvä)
• Controllo totale e nessun lock-in

Contro:
• Richiede un team tecnico dedicato
• Costi di sviluppo e gestione da sostenere
• Non indicato per piccoli progetti

👉 Perfetto per aziende strutturate che vogliono massimo controllo, indipendenza e possibilità di crescere a lungo termine.

PrestaShop

PrestaShop è una piattaforma open source molto diffusa in Europa, nata in Francia.

Pro:
• Core gratuito e ampia community
• Buona flessibilità grazie ai moduli
• Adatta a PMI che vogliono indipendenza

Contro:
• Molti moduli e temi sono a pagamento
• La qualità dei moduli varia molto
• Meno scalabile rispetto a Magento/Shopware

👉 Ideale per PMI europee che vogliono autonomia senza troppa complessità.

Shopware

Shopware, sviluppata in Germania, è una piattaforma moderna e API-first, perfetta per l’omnicanalità e le integrazioni.

Pro:
• Architettura moderna, headless e API-first
• Altissima scalabilità
• Ottima per progetti innovativi e multicanale

Contro:
• Richiede competenze tecniche elevate
• Le versioni commerciali hanno costi importanti

👉 Ideale per medie e grandi aziende che puntano a esperienze di vendita evolute e all’integrazione omnicanale.

Ecwid

Ecwid è pensato per chi ha già un sito web (WordPress, Joomla, Drupal o anche HTML statico) e vuole aggiungere l’e-commerce senza rifare tutto.

Pro:
• Integrazione rapida su siti esistenti
• Supporto multicanale (social, marketplace)
• Piano gratuito disponibile

Contro:
• Meno potente di WooCommerce o Magento su progetti grandi
• Funzionalità avanzate solo nei piani a pagamento

👉 Perfetto per chi ha già un sito e vuole iniziare a vendere subito.

BigCommerce

BigCommerce è la piattaforma che più si avvicina a Shopify, ma senza alcuni limiti tipici.

Pro:
• Funzionalità avanzate incluse senza costi extra (sconti complessi, varianti illimitate, multicanale)
• Nessuna commissione aggiuntiva sui pagamenti esterni
• Adatta a cataloghi ampi

Contro:
• Interfaccia meno intuitiva di Shopify
• Costi proporzionali al fatturato
• App store meno ricco di quello di Shopify
• Logiche B2B non troppo adatte al mercato europeo

👉 Ideale per medie aziende che vogliono multicanalità senza costi enterprise da Shopify Plus.

Shift4Shop (ex 3DCart)

Shift4Shop può essere interessante solo per chi opera negli Stati Uniti, dove in certe condizioni l’abbonamento diventa gratuito.
In Europa ha scarso peso di mercato ed è poco rilevante come alternativa a Shopify.

Wix, Squarespace e altri builder

Questi strumenti sono prima di tutto website builder e solo in parte piattaforme e-commerce.

Pro:
• Facili da usare, drag & drop
• Aspetto grafico curato out-of-the-box

Contro:
• Poche integrazioni e app
• Non adatti a cataloghi grandi
• Non scalano per business seri

👉 Adatti a hobby o side hustle, non a chi vuole costruire un brand scalabile.

Confronto rapido tra le piattaforme

Piattaforma

Flessibilità

Scalabilità

SEO

Controllo

Target ideale

Shopify

Limitata

Buona, ma cara (Shopify Plus > 2000€/mese)

Media

Basso

Startup che vogliono rapidità

WooCommerce

Altissima

Media/Alta (dipende da hosting)

Eccellente

Totale

PMI e brand content-driven

Magento / Mage-OS / Adobe Commerce

Massima

Altissima

Eccellente

Totale

Medie/grandi aziende

PrestaShop

Buona

Media

Buona

Totale

PMI europee

Shopware

Molto alta

Altissima

Ottima

Alto

Medie/grandi aziende

Ecwid

Buona (per siti esistenti)

Limitata

Buona

Alto

Chi ha già un sito

BigCommerce

Alta

Molto alta

Buona

Medio

Medie aziende multicanale

 

Conclusione

Shopify è popolare perché semplice e accattivante, ma non è la soluzione universale.
• Vuoi libertà assoluta e SEO? → WooCommerce
• Vuoi un’alternativa enterprise open source e SEO? → Magento / Mage-OS / Adobe Commerce
• Vuoi un open source europeo più leggero? → PrestaShop
• Vuoi una piattaforma moderna e API-first? → Shopware
• Hai già un sito e vuoi aggiungere un e-commerce leggero? → Ecwid
• Hai un catalogo grande e ambizioni di crescita seria? → BigCommerce
• Vuoi solo un sito vetrina con qualche prodotto? → Wix/Squarespace

Ci sono molte altre piattaforme e architetture, come le API only/headless, che non abbiamo menzionato in questo articolo.
La scelta della piattaforma non deve essere guidata dalla moda, ma dal tuo modello di business, dal budget e dal livello di controllo che desideri avere sul tuo store.